Le giornate FAI in Puglia: riscoprire e tutelare i monumenti nascosti del Salento

Con l’arrivo della primavera e dell’autunno hanno luogo gli incontri e le iniziative legate alle Giornate FAI. Due momenti dell’anno in cui la prestigiosa fondazione incontra gli italiani e si ritrova da Nord a Sud della penisola, nei palazzi e nelle chiese ed in centinaia di monumenti e luoghi difficilmente accessibili.

Le Giornate FAI non si caratterizzano solo per la ricchezza degli incontri e delle iniziative legate agli eventi. La sua forza sta anche e soprattutto nell’entusiasmante coinvolgimento di tutti, nella capacità di far sentire chi vi partecipa non un visitatore occasionale, ma un testimone e un protagonista dell’azione di salvaguardia e difesa dell’arte e della natura italiane.

Proprio per questo l’invito che la Fondazione rivolge a tutti coloro che parteciperanno a questa edizione della Giornata FAI è semplice e diretto: “FAI anche tu”. Proprio come il FAI, difendi, partecipa e contribuisci concretamente – con l’iscrizione, con una donazione, con un atto di volontariato – a questo grande movimento.

Cosa è il FAI?

Il FAI è il Fondo Ambiente Italiano, una fondazione senza scopo di lucro, nata nel 1975 allo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, paesaggistico e artistico italiano che riceve in concessione o in donazione. Un modo per riscoprire e tutelare un patrimonio culturale e paesaggistico non consueto e di mettere il bene stesso “in relazione con la propria storia ed il contesto in cui si trova”.

Dagli anni della sua fondazione ad oggi, il FAI ha ampliato il proprio patrimonio diventando una realtà importantissima nel panorama dell’offerta culturale dell’intero territorio italiano.

I beni FAI e iniziative delle giornate FAI in Puglia

Nel corso delle varie edizioni delle giornate FAI, la Puglia ha avuto come protagonisti tra gli altri anche molte chiese, monumenti e luoghi di interesse che diversamente non avremmo mai potuto apprezzare.

Barletta

La Chiesa del Real Monte di Pietà e le Sette Rue nel Centro Storico di Barletta, è un bene normalmente chiuso al pubblico. Si tratta di una chiesa monumentale di chiara impronta barocca, riccamente arredata e inserita in un pregevole contesto del centro storico di Barletta. A pochi passi si trova la prestigiosa sede di Palazzo Della Marra attuale sede della Civica Pinacoteca De Nittis.

Le Sette Rue nel Centro Storico di Barletta*

Si tratta di un particolare reticolo stradale che abbraccia una parte significativa del quartiere e si sviluppa “a pettine” inquadrandosi fra Via Cialdini (ex Strada delle Carrozze) e Corso Vittorio Emanuele (ex Strada Ferdinandea) in maniera longitudinale. Significativa la presenza di abitazioni patrizie e fabbricati popolari, tracce di antiche botteghe artigiane, ed una toponomastica con la popolare denominazione unitaria “alla francese” evidenzia ciascuna strada associandone il nome antico a quello originario.

Le Sette Rue nel Centro Storico di Barletta*

Via Nazareth, Via Samuelli, Via Mariano Sante, Via Fraggianni, Via Municipio, Via San Ruggiero, Via Nanula, Via Santa Marta

Ascoli Satriano (FG)

Villa di Faragola è stata definita la “Piazza Armerina di Puglia” per i suoi caratteri di eccezionalità. L’area di Faragola ebbe un’occupazione lunga più di un millennio: in questo sito rurale sono presenti i resti di un abitato di età daunia (IV-III a.C.), di una fattoria di età romana (I a.C.-III d.C.), di una grande villa tardo antica (IV-VI d.C.) e infine di un villaggio di età altomedievale (VII-VIII d.C.). Ma l’elemento di maggior rilievo è una residenza aristocratica di età tardoantica, appartenuta a una ricca famiglia di senatori. L’area finora indagata – pari a una superficie di oltre 3.000mq – è parte di un complesso molto più vasto, estremamente articolato e di grandi dimensioni. La visita al sito di Faragola potrà consentire ai visitatori non solo di conoscere l’aspetto, il significato e il funzionamento di una villa romana, ma anche di far rivivere idealmente una giornata della vita quotidiana in campagna. Gli eventi legati alla giornata Fai comprendono solitamente anche un tour in bicicletta seguendo un percorso.

Partenza dalla Stazione FS di Bari, ore 7.30

Percorso di 60 km: Dalla stazione FS di Ortanova si raggiunge in bicicletta l’omonimo abitato e si prosegue direttamente per Ascoli Satriano. Dopo la visita della Villa di Faragola si visiterà anche il museo archeologico ed il borgo antico della città. Sulla strada del ritorno, tempo permettendo, si passerà per Ordona per una rapida visita del sito dell’antica Herdoniae. Percorso di media difficoltà.

Cerignola (FG)

Il piano delle fosse granarie di Cerignola è l’espressione più significativa di quella civiltà contadina che ha caratterizzato il Tavoliere di Puglia. La Capitanata, l’antica circoscrizione del Regno di Napoli, parte dell’attuale Puglia, conobbe almeno 6.000 anni fa le sue prime fosse granarie. Scavi effettuati nel villaggio neolitico di Passo di Corvo, a circa 12 km da Foggia, in direzione nord-est, rivelarono infatti la presenza di fosse scavate nella roccia contenenti ancora chicchi di frumento che, si pensa, possano risalire al XVI secolo. Questo singolare monumento “a rovescio” è ubicato a sud dell’abitato, nella zona denominata Piano San Rocco, e si estende per circa 26.000 mq. Lì sono state realizzate nei secoli le fosse destinate prevalentemente alla conservazione del grano, ma anche di orzo, avena, granturco, mandorle, semi di lino.

Lecce Villa Mellone – Bene normalmente chiuso al pubblico

Costruita verso la fine del Settecento, questa sontuosa residenza di campagna, nella salubre zona “della Cupa”, alla periferia di Lecce, è significativo esempio di architettura neoclassica in una città nota soprattutto per il Barocco.

Frutto di una radicale trasformazione avvenuta nel 1762, di un precedente complesso masserizio, presenta un impianto rettangolare, si sviluppa su due piani divisi tra sette stanze superiori con galleria e otto inferiori. Presenta una monumentale facciata a doppio ordine, scandita da paraste binate bugnate che inquadrano al piano inferiore il portale d’ingresso e una serie di alte finestre con timpano curvilineo. Il piano superiore scandito da paraste binate lisce presenta una serie di finestre a timpano triangolare.

Le visite guidate accompagnate dagli apprendisti Ciceroni delle scuole secondarie porteranno presso il Complesso Monastico Missionari di San Vincenzo de Paoli, noto come Carcere “li Bobò”

Via Delle Anime e Istituto Marcelline in Viale Otranto.

Taranto Convento di San Francesco (ex Caserma Rossarol) -Bene normalmente

chiuso al pubblico

E’ uno dei complessi più importanti della Città Vecchia, sia per dimensioni che per pregnanza di stratificazioni storiche e fu fatto costruire dal principe di Taranto Filippo d’Angiò intorno al 1300.

I Francescani ne fecero la sede del Terzo Ordine della Penitenza e di altre due confraternite: L’Immacolata e Sant’Antonio da Padova. La chiesa era un punto di riferimento e un asilo per tutta la comunità, e al suo interno avvennero tre miracoli grazie a una reliquia di Sant’Antonio qui conservata. Durante l’occupazione napoleonica vide la sua trasformazione in magazzino di artiglieria (tra l’altro ospitò il celebre scrittore Choderlos de Laclos) e dopo l’Unità d’Italia fu sede del IX Reggimento di Fanteria.

Eventi legati alle Giornate FAI di Puglia

Biciclettata in collaborazione con FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta

Visita al borgo medievale e al Palazzo del Barone di Loseto (BA)

Partenza da Bari, ingresso del Parco “2 Giugno”, Viale Einaudi,

Percorso di 30 km: Partendo da V.le Einaudi seguiremo prima Via G. Petroni e successivamente Via Trisorio Liuzzi per raggiungere Loseto, frazione di Bari, e visitarne il borgo medioevale. Rientreremo quindi lungo lo stesso itinerario. Il percorso è interamente cittadino e pianeggiante, adatto anche ai ragazzi.

Il borgo di Loseto con la scoperta della “Lausetum” medievale e Palazzo del Barone

Mesagne (BR), biciclettata con visita alla Madonna della Mutata e alla Chiesa dei Paolotti (Convento di San Francesco di Paola) di Grottaglie (TA)

Percorso di 30 km: Il percorso non presenta particolari difficoltà se non per il tratto in salita che presenta un dislivello di circa 150m su una distanza di circa 10Km. In base al tempo e alle condizioni meteo può esserci una variante di 4Km su sterrato che permette di visitare la Gravina di Riggio con i suoi insediamenti rupestri.

Foggia, luogo di chiese, palazzi e misteri degli ipogei

Ipogeo di San Domenico, Via San Domenico, 25

Palazzo Buongiorno e Piazza Purgatorio

Bovino (FG)

Alla scoperta del fascino dell’antichità e del medioevo percorrendo le vie del Borgo Antico di Bovino fino a Porta Maggiore (arco di fuori la Porta) posto alla sommità di Corso Vittorio Emanuele, visita alla Basilica Cattedrale, Piazza Duomo, Castello o Palazzo Ducale dei Guevara e Museo Diocesano, Via Castello, Museo Civico, Piazza Marino Boffa, Chiesa di San Pietro

Via San Pietro

Monte Sant’Angelo (FG)

Italia Langobardorum – Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)

Candidatura italiana 2008 – WORLD HERITAGE LIST UNESCO

Basilica Santuario San Michele e Via Reale Basilica s.c., Museo Devozionale della Basilica di San Michele, Museo delle Arti e Tradizioni Popolari del Gargano Giovanni Tancredi

Piazza San Francesco

Castromediano Cavallino (LE)

Biciclettata da Piazza Roma si raggiunge il vicino Istituto Marcelline. Ultimata la visita, dopo aver riattraversato Piazza Roma e percorso v.le Lo Re, v. Duca Degli Abruzzi, v. B.Cairoli, v.le Gallipoli, v. D.De Angelis e v. Birago, arriveremo al Complesso Monastico dei Missionari di San Vincenzo de’ Paoli, ove concluderemo il programma delle visite antimeridiane.

Dopo un pranzo frugale in trattoria, percorreremo via Rudiae, via San Pietro in Lama, via Emma Indraccolo e via Manzù, per concludere con la visita guidata di Villa Mellone, una delle testimonianze più significative del processo di riqualificazione del paesaggio agrario salentino, frutto di una radicale trasformazione, avvenuta nel 1762, di un precedente complesso masserizio. Il giro terminerà nella centrale piazza Sant’Oronzo.

Maglie (LE)

Percorso di 75 km: Il percorso si svolgerà lungo il fitto intreccio di stradine secondarie, per lo più asfaltate, che innervano il territorio salentino. Si attraverseranno i centri storici di Corigliano, Sternatia, Galugnano e San Donato per entrare nella periferia meridionale di Lecce. Lungo il percorso si toccheranno numerosi punti di interesse archeologico (per es. menhir), storico-architettonico (per es. Palazzo Granafei a Sternatia, Chiesa della Madonna della Neve a Galugnano) e naturalistico (Serra di Corigliano). Ogni partecipante dovrà essere autonomo ed è invitato a presentarsi con la bicicletta in efficienza, a indossare possibilmente il casco, a portare con sé una borraccia d’acqua, la colazione al sacco e l’occorrente per riparare una eventuale foratura.

Grottaglie (TA)

Un cammino nel barocco di Grottaglie con visita al Convento di San Francesco di Paola

Via XXV Luglio, Santuario della Mutata

Palagianello (TA)

I baluardi della Gravina, Castello Stella Caracciolo e Santuario della Madonna delle Grazie

Piazza Alcide De Gasperi

Visto il grande successo delle visite guidate per cittadini stranieri sperimentata a Brescia, l’esperienza in collaborazione con l’Associazione “Amici del FAI” coinvolgerà, oltre a Brescia, anche Milano, Torino, Biella, Padova e Palermo, diversificando le lingue utilizzate nella guida in base alle diverse cittadinanze di stranieri presenti.

Il FAI ringrazia Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, CAI – Club Alpino Italiano, ANGT Associazione Nazionale Guide Turistiche, le Istituzioni Pubbliche e Private, i privati cittadini e tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 100 Delegazioni e ai 7.000 volontari che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento.

I visitatori potranno avvalersi sempre da guide d’eccezione: saranno, infatti, oltre 10.000 gli “Apprendisti Ciceroni”, giovani studenti che illustreranno aspetti storico-artistici dei beni.

17 Giugno 2022 | Autore: Anna Maria Ciardo

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