Grotta Cantoro Salve

È una grotta che risale al periodo neo-eneolitico, esplorata nel settembre del 1997 dal Gruppo Speleologico di Maglie. L’iniziativa era stata promossa dalla Pro Loco “Torre Vado” (Morciano di Leuca) nell’ambito del progetto “Museo del Territorio”.
La grotta è situata in territorio di Salve, al confine con quello di Morciano di Leuca, in località “Cantoro”, a circa 1 Km dal mare: il proprietario è di Morciano, il Sig. Luigi Stendardo, che da sempre ha utilizzato la cavità come stalla e fienile senza sospettare l’importanza eccezionale dell’anfratto.
Lo scavo ha portato alla luce alcuni resti di fauna pleistocenica nonché importantissimi frammenti ceramici di due vasi fatti risalire rispettivamente a 2.500 e 4.000 anni prima di Cristo. Al momento del ritrovamento, di cui diede ampia notizia “La Gazzetta del Mezzogiorno”, erano presenti anche responsabili della Soprintendenza e dell’Arma dei Carabinieri.
Primo a studiare i reperti è stato un docente di Paletnologia della Seconda Università di Roma-Tor Vergata, il Prof Donato Coppola, già famoso per aver scoperto, nel 1991, nella grotta Santa Maria di Agnano, “Delia”, la madre più antica del mondo (circa 24.500 anni fa), ovvero lo scheletro di una donna del paleolitico con i resti di un feto prossimo alla nascita.
La grotta Cantoro, che oggi si aggiunge ad altre ormai celebri caverne scoperte nel passato (grotta Montam, del Diavolo, di Punta Meliso, del Ciolo, ecc.), è una ulteriore testimonianza della ricchezza storico-archeologica del Capo di Leuca e dell’intero Salento, ponte ideale di remote civiltà tra Oriente e Occidente, culla dell’umanità. Il nostro compito è quello della ricerca, per ridare il valore giusto a così preziosa e arcaica cultura: solo così potremo potenziare le conoscenze già acquisite e documentare con maggiore dovizia di testimonianze che qui, tra le rughe di antichi pendii, sono comparsi i primi abitatori della Terra, lungo un cammino che ha attraversato per intero la travagliata storia dell’umanità.