Lettera aperta ai cittadini - Antonio Volpe (Riceviamo e pubblichiamo) Di seguito gli allegati in PDF
Risposta al Sign. Antonio Volpe Egregio Sign. Antonio Volpe, La lettera aperta così piena di livore che Lei indirizza ai cittadini del Comune di Morciano non fa certo onore a chi, come Lei, ha sempre avuto a cuore le sorti di questa terra. Qualche malumore che si avverte tra i nostri concittadini ritengo sia motivato da una estrema povertà di informazioni riguardo al Progetto che lei ha promosso. Non so se questa mancanza sia sufficiente per parlare di “ignoranza”, ma certamente questa è l’unica accezione del termine che le è consentita facendo riferimento ai miei concittadini. I Cittadini di Morciano ignorano i contenuti del Progetto. Infatti, reperirne informazioni è impresa alquanto difficile. Lei fa riferimento al sito web della Fondazione, eppure questo sito (oceanfuturesitalia.org) non viene aggiornato dal luglio 2007 (più un anno prima della stipula dell’accordo), né si fa cenno ad alcun progetto attuale o futuro coinvolgente il territorio del Capo di Leuca. Il sito Americano ( oceanfutures.org), che ho esplorato in ogni sua pagina, è invece aggiornatissimo e tuttavia non contiene alcunché riguardante accordi o progetti da attuarsi qui. Per la Fondazione Cousteau, almeno ufficialmente, noi non esistiamo! Inoltre, la inesauribile fonte rappresentata da internet permette di accedere al solo testo della Delibera Comunale n.33 del settembre 2008 con la quale il nostro Comune stipulò l’accordo con la Fondazione “ Jean Michel Cousteau’s - Ocean Futures Society “ per la realizzazione del progetto “Il Mar Mediterraneo 50 anni dopo”. Ma dei dettagli di tale progetto, eventuali vantaggi e ricadute, ai Cittadini non è dato sapere. E così continuiamo ad ignorare… Ed allora, Signor Volpe, visto che ci ha già gratificati di un così luminoso Progetto, accetti un consiglio da un cittadino “qualunque”. Faccia un ulteriore piccolo sforzo e ci fornisca i dettagli del Progetto, la tempistica, gli Enti coinvolti e la composizione del Comitato Scientifico, così da poter meglio capire chi sono e che lavori scientifici hanno pubblicato quegli scienziati e ricercatori che saranno i benvenuti quando verranno qui da noi rendendoci partecipi di questo grande “Laboratorio del Mediterraneo”. Mi creda, non ci sono stati né veleni né commenti malevoli, ma solo malessere per la mancanza di informazione sull’utilizzo di un Palazzo che rappresenta un Bene storico e culturale di Morciano. Le speculazioni politiche cui Lei fa cenno non sono di chi legittimamente chiede (e pretende) informazioni ma, semmai, di chi si ricorda di questa Comunità e si fa vedere solo sotto elezioni! Cordiali saluti. Dott. VittorioTassi Morciano di Leuca
Intervento scritto dei consiglieri d'opposizione (riceviamo e pubblichiamo) RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA DELL’EGR. SIG. ANTONIO VOLPE ALLA CITTADINANZA Egr. Sig. Volpe, prima di riscontrare la Sua lettera pervenutaci via e-mail, abbiamo preferito attendere l’esito del consiglio comunale del 18 u.s., proprio per evitare l’accavallarsi di “voci sempre più infamanti e cariche di veleno” che avrebbero sicuramente svilito quella che per noi doveva essere solo un’occasione di pacato confronto su un argomento che vede la comunità divisa tra coloro che sono a favore del progetto “Il Mediterraneo cinquant’anni dopo” e coloro che manifestano qualche perplessità. Un confronto in cui tutte le parti esternano le proprie posizioni, liberamente e senza paure, proprio come la più sana Democrazia impone. Ma evidentemente né Lei né i nostri Amministratori hanno gradito la nostra iniziativa, posta in essere solo dopo aver avanzato nei modi e nelle sedi opportune una serie di richieste, volte a capire quale fosse lo stadio di attuazione di un progetto presentato a tutti noi come una possibilità concreta di crescita culturale, con ovvie ricadute sul piano sociale ed economico. Potenzialità in cui anche noi abbiamo confidato, senza “fare speculazioni di bassa lega”, senza strumentalizzazioni di sorta e senza usare tale argomento “a tempo”, per “cercare un consenso popolare” in pieno periodo elettorale. Non è nel nostro stile e nei nostri modi di fare. Sinceramente avremmo gradito che lo stesso stile fosse stato utilizzato da tutte le parti interessate, chiamate semplicemente a dare contezza dello “stato dell’arte” e ad “illuminare” tutti quei cittadini che insieme ai consiglieri di opposizione vorrebbero solo sapere perché a tutt’oggi il progetto non sia stato ancora avviato. Perché ancora quel bellissimo portone che accoglie tutti i passanti del centro di Morciano sia perennemente chiuso, inghiottendo anche una biblioteca fruibile ma non ancora fruita, per mancanza di personale che la pregevole Fondazione avrebbe sicuramente potuto garantire, a prescindere dalle difficoltà organizzative e/o finanziarie che ritardano la concreta realizzazione del progetto. Sono queste domande illegittime ed insensate, tali da provocare il suo veemente attacco e quello anche di qualche amministratore che non ha approvato la nostra iniziativa? O più semplicemente richieste alle quali rispondere pacatamente, magari coinvolgendo l’intera cittadinanza in un incontro in cui esporre il progetto in tutte le sue parti e in tutti i suoi stadi di attuazione, specificandone la tempistica? Né può certamente essere sufficiente la garanzia di una fitta corrispondenza tra la Fondazione ed il Sindaco, a cui quest’ultimo ha fatto cenno nel corso del consiglio comunale, ma che rassicura ben poco sull’imminente e positivo esito della vicenda. Probabilmente anche interpretando gli umori della gente, ascoltando e dissipando le legittime perplessità che un’iniziativa di respiro internazionale - ma di cui sfuggono le modalità di realizzazione- porta con sé, permette a Lei che “ha lottato” per avere qui la sede operativa della Fondazione, di rendere tangibile quel profondo riguardo da sempre nutrito verso le nostre terre, avendone a cuore le sorti. Solo questo si chiede. Lo abbiamo fatto sin dall’inizio utilizzando gli strumenti che ci sono consentiti, senza livore e senza spirito di contrapposizione preconcetta verso qualcosa o qualcuno. La nostra “ignoranza” e la nostra “incapacità” di cui Lei gratuitamente ci accusa, non sono tali da impedirci di credere e sperare nella realizzazione di un progetto che se venisse alla luce secondo quanto prospettato, non può che renderci fieri ed orgogliosi di essere una piccola tessera di una geografia mondiale che, in sintonia con la filosofia della Fondazione, consenta di creare un legame tra il nostro “piccolo borgo” e Santa Barbara in California. E ciò anche se proviene da una persona che almeno nei nostri confronti ha utilizzato veramente poco tatto. I CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE
Per completezza riporto la trascrizione della delibera di Consiglio del 18/10/2010 Fonte: Sito ufficiale Comune di Morciano di Leuca