La lotta biologica alla varroa

La varroa è un acaro presente praticamente in tutti gli alveari. Ha dimensioni paragonabili a quelle di una pulce. Quest’acaro oltre a debilitare le api adulte attacca le larve, portando alla nascita di insetti senza ali o deformi. Arnie con forti infestazioni di varroa sono destinate alla morte, anche perché le api divengono più vulnerabili alle altre patologie.

Ape sul telaino

Oggi si sono sviluppati diversi metodi per la lotta a quest’acaro. Oltre a quelli con prodotti chimici (Apivar, Apilife, ecc.) sta prendendo sempre più piede il “TIT” (Telaino Indicatore Trappola). Quello dell’utilizzo del TIT è un metodo di lotta biologica alla varroa. Sfrutta il fatto che quest’acaro per riprodursi utilizza le celle di covata opercolata, prediligendo le maschili. Il TIT è un normale telaino, diviso in 3 parti, ed al quale non viene inserito il foglio cereo. Si procede in questo modo:
-Giorno 1: Si inserisce il TIT tra 2 telaini di covata, avendo cura di lasciare vuota solo 1 delle 3 parti in cui è suddiviso (le altre 2 saranno chiuse con un diaframma di legno). Le api cominceranno a costruire celle che saranno da fuco (in quanto gli altri telaini che abbiamo dato loro avevano fogli cerei con prestampate celle femminili). La parte vuota del TIT dovrà essere rivolta verso l’ingresso dell’arnia, che è la parte che le api prediligono per costruire.
-Giorno 8: Le api avranno cominciato a costruire un favetto nella parte libera del TIT, ed alcune celle avranno covata. Ora noi toglieremo il diaframma che chiudeva la parte centrale.

Api sui telaini di miele

-Giorno 15: Il primo favo occuperà ormai tutto lo spazio a disposizione (1/3 del totale) e presenterà covata opercolata. Nel secondo spazio che avevamo dato alle api esse avranno costruito un altro favetto (che si troverà come quello precedente al giorno 8). Togliamo ora il terzo diaframma e ruotiamo il telaino in modo da mettere la parte vuota rivolta verso l’ingresso dell’arnia.
-Giorno 22: Togliamo dal TIT il primo favo che le api avevano cominciato a costruire prima che la covata sfarfalli. In questo modo avremo eliminato la varroa che si era annidata in quel favo (coma avevamo detto quest’acaro predilige le celle maschili per riprodursi). Ecco perché il telaino prende il nome di “Trappola”. La settimana successiva elimineremo il secondo favo e così via.
Il TIT è anche indicatore perché, nel momento in cui non dovessimo trovare costruito un favetto nello spazio lasciato libero la settimana precedente, avremo il sentore che qualcosa non va! Ad esempio potremmo trovare delle celle reali, indice che le api si preparano a sciamare. Sarà nostra cura a quel punto decidere il da farsi.


Apicoltura Salento - La Varroa

Il video riprende alcune varroe, un acaro che attacca le api (soprattutto allo stadio larvale) e che da alcuni decenni ha raggiunto anche le nostre zone. I rimedi più utilizzati per combattere l'infestazione sono a base di acido ossalico, una sostanza consentita anche a chi produce miele biologico. Nel filmato si vede in particolare una varroa molto "attiva" che si muove su e giù per il foglio. Sezione apicoltura https://www.torrevado.info/apicoltura/
Sezione a Cura di Giulio Rosafio - Morciano di Leuca (LE) - Fotografie: Ciullo Pantaleo

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