Il Prezzo del Velo di “Giuliana Sgrena” la giornalista presenta il suo libro ad Alessano

23 Aprile 2008 | Autore: Francesco De Siena | Salento

 

 

GIULIANA SGRENA

scrittrice e inviata de “Il Manifesto”

presenterà il suo ultimo libro

“IL PREZZO DEL VELO”

la guerra dell’Islam contro le donne

editore Feltrinelli

programma degli incontri con l’autrice:

SABATO 3 MAGGIO 2008

ore 18.30 presso la Libreria Idrusa

via Carlo Sangiovanni 20, Alessano

ore 21.00 presso l’Associazione Arci Terra Rossa

via Regina Margherita 163, Taviano

con la partecipazione di:

Gabriele Torsello

(fotoreporter)

Valentina D’Amico

(giornalista)

Anna Caputo

(presidente Arci provinciale)

info: 0833/781747

IL LIBRO

Il velo rappresenta, e non solo simbolicamente, l’oppressione della donna nel mondo islamico. Dietro la sua imposizione non si nasconde solamente il tentativo forzato di reislamizzazione condotto dalle forze islamiche più tradizionaliste. È in atto una vera e propria guerra contro le donne, contro il loro corpo, visto come terreno di battaglia su cui affermare principi e consuetudini che in molti casi risalgono addirittura a ben prima della tradizione islamica, ma che si incrociano perfettamente con un “nuovo” ritorno all’ordine maschile e reazionario. Più dei carri armati americani, sono le donne, e le loro organizzazioni, come dimostra l’esperienza algerina, a poter fermare l’imponente ondata illiberale che sta per prendere il sopravvento nei paesi islamici. Si gioca qui la vera sfida democratica dell’altra sponda del Mediterraneo.

L’AUTRICE

Giuliana Sgrena, già inviata de “il manifesto”, negli ultimi anni ha seguito con grande passione l’evolversi di numerosi conflitti, in particolare in Iraq, Somalia, Palestina, Afghanistan, oltre alla drammatica situazione in Algeria. Ha dedicato grande attenzione all’islamismo e al suo effetto sulla condizione delle donne. Collabora con RaiNews24, il settimanale tedesco “Die Zeit”, la radio della Svizzera italiana e riviste di politica internazionale. Tra i suoi libri: Alla scuola dei Taliban (manifestolibri 2002); Il fronte Iraq, diario da una guerra permanente (manifestolibri 2004). Per Feltrinelli ha pubblicato Fuoco amico (2005), tradotto in numerose lingue

 

Francesco

 

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2 commenti a “Il Prezzo del Velo di “Giuliana Sgrena” la giornalista presenta il suo libro ad Alessano”

  1. Nora.. ha detto:

    …sinceramente penso che sta Giuliana Sgrena è abbastanza ridicola….anche fin troppo…
    io sono una ragazzina di 14 anni forse ancora ingenua stupida con ancora poca esperienza..ma mi danno sui nervi le persone come lei…perchè parla a “vanvera” parla del velo come se le pesasse in testa..poi tanto per dirne una..l’Islam..non dice DEVI METTERE IL VELO..se non lo vuoi mettere..non lo mettere affari tuoi..ognuno è libero di fare quello che vuole..ma se è musulmano deve essere consapevole delle scelte che fa…e poi gli uomini che IMPONGONO alla moglie figlia o donna che sia di metterlo..non hanno nessun diritto!!! non c’è scritto proprio da nessuna parte che gli uomini devono dire alla donna di metterlo e chiunque si sia messo in testa questa cosa è un idiota detta come va detta…e si assumerà le sue colpe nei confonti di DIO io il velo lo metto da tanto tempo e mia madre neanche voleva perchè diceva che sono piccola e poi sembra che me l’abbia imposto lei di metterlo..ma io volevo mettere forse non era nemmeno una questione religiosa mi piaceva cambiare colore tipo abbinarlo ai miei vestiti..ecc..
    e in compenso sapevo che poi in futuro un qualcosa di buono mi aspettava non sapevo cosa fosse e sinceramente non mi andava neanche di saperlo..
    …ricordo ancora che il giorno prima di metterlo ero al parco a giocare come tutti i pomeriggi con mio fratello..e vidi due ragazze una con gonnellina bianca..camicietta verde e velo bianco e verde…e l’altra pantaloni e magliettina.. non so cosa mi aveva colpito in particolare in quella ragazza ricordo stesse ridendo…ma mi piaceva..e arrivata a casa mi sono provata a mettere in diversi modi il velo..mia madre s’è sbalordita a sentirmi dire : “mamma voglio anche io mettere il velo”..infatti non me lo permise però me lo lasciò mettere fuori tipo..per andare a giocare fuori al parco ecc…e piano piano..ne capì la sua “importanza” e ancora adesso lo metto…forse non come si deve…con maglietta lunghina e pantaloni larghi..però come ho detto gia prima ognuno è libero di fare quello che vuole..io me lo metto in questo modo..forse quando crescerò lo toglierò o magari cambierò il mio modo di vestire chissà…ma x il momento..so solo che le poche cose che sono riuscita a leggere di questo stupido libro neanche degno di essere chiamato libro..sono tutte menzogne..le donne che si sentono a disagio con il velo MA CHE LO TOLGANO!!..e sia chiaro che nessun uomo ha il permesso di sottomettere nessuno!! IL VELO nn fa niente non capisco cosa gli abbiano fatto le donne con il velo a sta giornalista..o scrittrice che sia..perchè tutto questo odio nei nostri confronti?? io non capisco…siamo esseri viventi umani..come lei..con pensieri diversi decisioni diverse..ma non per questo..si deve avere tt qst rancore contro il velo la religione islamika e i musulmani…è un pò come la questione delle guerre..a che scopo??bah..comunque questo commento..non è per protestare contro di lei è solo per far capire che nel il velo non sottomette proprio nessuno e non c’è proprio nessuna guerra contro il velo..anzi che non lo vuole mettere che non lo metta!..e gli uomini che “obbligano” le donne a metterlo fanno un grave danno sia a loro stessi che alle persono a cui l’hanno obbligato..spero solo di aver trasmesso questo messaggio a persone…che mi possano capire..
    #noryn@#

  2. luigia ha detto:

    Rispondo a Nora che abbraccio e saluto affettuosamente. Condivido quello che dice. Ho studiato molto attentamente il Corano ( più volte) e questa storia del velo non c’è scritta da nessuna parte. Allora smettiamola di giudicare le donne musulmane che se lo mettono o non se lo mettono e le altre usanze di una religione che non conosciamo nel profondo. Se l’Occidente cristiano non accetta ingerenze nella propria religione, non ha nessun diritto di giudicare gli altri. Spesso libri come questo della Sgrena, anche se nascono con il buon proposito di capire le ragioni di chi subisce ingiuste guerre, poi, però, si prestano al gioco incontrollabile che pone le due più grandi religioni l’una contro l’altra, alimentando l’intolleranza nei confronti delle diversità. Spesso, un “velo” innocente diventa un proiettile subdolo e pesante.

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